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L’ultimo dei Savage

CHF 4.00

Autore:
Jay McInerney
Editore:
Euroclub
Tipologia:
Libro usato
Anno edizione:
1997
Pagine:
270
Lingua
Italiano
Genere
Romanzo

Era facile immaginare che dalla vita di Jay McInerney nella tenuta di una famiglia patrizia del Tennessee sarebbe nato un romanzo ambientato tra i problemi del Sud. E il romanzo, infatti, eccolo qua, bellissimo col suo protagonista-narratore che “scopre” le leggi segrete del Sud con la stessa annichilita sorpresa con cui Le mille luci di New York aveva scoperto quelle delle inaccessibili discoteche di New York. McInerney è davvero un grandissimo scrittore, quasi un etnologo, ma un etnologo-poeta senza le remore scientifiche che impedirebbero di leggerlo con la gioia che viene dall’humour, l’ironia, l'”orecchio” e l’attenzione che gli fanno sottolineare ogni sfumatura di tutti i linguaggi, i costumi, le disparità dei vari stili di vita dei suoi personaggi.

Quello di McInerney è un Sud fuori dagli stereotipi ai quali siamo abituati: gli stereotipi il nostro Re degli Yankee ce li rivela nel momento stesso che li descrive; forse involontariamente, come può sembrare giusto per un newyorkese che del Sud ama tanto – l’onore, l’eleganza, la dignità – tranne la realtà quotidiana.

In questo Sud il narratore è di nuovo ubriaco e drogato (questa volta secondo le leggi del Sud) ma invece di descrivere le discoteche all’ora dell’uscita all’alba descrive la smagliante campagna vista all’alba, all’inizio di una caccia alle anatre. È qui che McInerney celebra il Sud col ricordo di Faulkner e racconta storie degli indiani Chickasaw e Choctaw che gli erano tanto cari; e in questa caccia alle anatre fa anche una ricostruzione hemingwayana, molto patetica, con la voce narrante, sedicenne, che spara il suo rimo colpo di fucile ma quando stringe tra le mani l’anatra morta non solo è orgoglioso della sua iniziazione ma vomita per l’orrore e il rimorso.

Grande stilista, McInerney rivela nell’affresco le caratteristiche di vari linguaggi, quello degli aristocratici del Sud, della piccola borghesia del Nord, degli studenti Anni Sessanta, dei compositori neri del rhythm and blues; e rivela insieme il loro modo di vivere, i loro vestiti, le loro ambizioni, le loro frustrazioni, i loro sogni e dunque le differenze che li separano inesorabilmente nei loro diversi stili di vita. È questo un libro che segnerà il nostro decennio, narrando la storia del contrasto (concluso in modo del tutto imprevedibile), tra un tragico eroe del Sud moderno (erede del Sud classico con la sua impietosa sconfitta ma legato al riscatto con la sua utopia di “liberare gli schiavi” del suo tempo) e un giovane antieroe yankee consapevole delle contraddizioni e delle ambiguità del suo Nord ma ansioso di conquistarlo.

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Informazioni aggiuntive

Peso 0.351 kg
Autore

Jay McInerney

Editore

Euroclub

Anno edizione

1997

Pagine

270

Lingua

Italiano